È come la copertina di un romanzo; il sorriso è il nostro biglietto da visita, l’immagine con cui ci presentiamo al mondo, la sintesi di noi stessi. Ecco perché il sorriso è così importante, perché è proprio attraverso la sua naturalezza che parliamo di noi. Ma non sempre del proprio sorriso si è soddisfatti. Piccole o grandi imperfezioni possono turbarne la serenità mettendo a disagio, incidendo negativamente sui rapporti sociali e persino sull’umore. Eppure i rimedi ci sono. Le tecniche di odontoiatria estetica sono sempre più precise, nuovi materiali si affacciano sul mercato e la sensibilità di alcuni odontoiatri si è nel tempo affinata grazie al rapporto coi pazienti. Insomma, l’estetica del sorriso non è solo una moda passeggera, come racconta il dottor Paolo Giannetti che da quasi vent’anni si occupa della materia.

Quanto incidono i denti nella bellezza o nell’espressione di un volto?

“Moltissimo; esistono diversi studi che testimoniano come, nei primi trenta secondi in cui guardiamo un interlocutore, uomo o donna che sia, decidiamo se ci sia simpatico o meno. Quindi una decisione del genere viene presa in modo istintivo e in pochissimo tempo. Questo perché nella Preistoria, ogni volta che l’uomo incontrava un suo simile, doveva stabilire velocemente se si trattasse di un amico o di un nemico. A tal proposito, è stato dimostrato che ciò che colpisce la nostra Amigdala (la zona del cervello che gestisce le emozioni) sono alcune linee del volto e, in particolare, del sorriso; andando nel dettaglio, sono proprio i denti frontali superiori a richiamare la nostra attenzione”.

Cosa interferisce con l’avere un sorriso esteticamente piacevole (oltre alla conformazione naturale) e quali tecniche sono disponibili presso il suo studio per migliorarlo?

“Essenzialmente, ad interferire sono le disarmonie tra alcune linee essenziali del volto, il rapporto con la linea del sorriso, le inclinazioni dei denti e gli spazi neri tra un dente e l’altro. Le tecniche per eliminare queste disarmonie sono quelle dell’odontoiatria estetica, l’ortodonzia, le protesi metal free e le faccette”.

Si definisce uno smile designer proprio in virtù della lunga esperienza che può vantare sul campo, l’odontoiatra Paolo Giannetti ha infatti elaborato, insieme all’odontotecnico Paolo Miceli, un metodo specifico – che potremmo definire artigianale – che ha cambiato radicalmente l’approccio nei confronti della disciplina. Ma chi è lo smile designer?

“Lo smile designer è una figura nuova nel panorama odontoiatrico anche se, in realtà, lo smile designer fa quello che ogni bravo odontoiatra dovrebbe fare; vale a dire, tenere conto delle esigenze del paziente, anche di quelle estetiche. Ma, per fare questo, sono necessarie esperienza e competenza in campo estetico, un costante aggiornamento sulle nuove tecniche restaurative e sui nuovi materiali, una proficua ed efficace collaborazione con il laboratorio odontotecnico e, quindi, la formazione di un team preparato, perché non tutti i professionisti sono orientati all’estetica”.

Cosa fa uno smile designer e in che modo?

“La prima cosa da fare è una corretta diagnosi. Nel mio studio utilizziamo la fotografia ma eseguita in modo professionale, con macchine e obiettivi adatti (in un vero e proprio piccolo studio di posa) e un computer con programmi ad hoc per elaborare e ingrandire le foto; questo ci consente di studiare il caso in team, insieme al tecnico Miceli, di evidenziare quelle che sono le disarmonie. Le immagini ci forniscono la base di partenza per organizzare il lavoro di moke up (cioè la prova e ricostruzione del sorriso dal vivo, con il paziente), eseguito direttamente nella bocca del paziente”.

Seguendo il suo metodo, quali sono le tappe del percorso per arrivare ad avere un sorriso più bello?

“Premettendo che il concetto di bello si modifica nel tempo, lo scopo del nostro lavoro è quello di trovare, insieme al paziente, la soluzione più adatta a lui. In quest’ottica le tappe da seguire sono: la diagnosi iniziale e la proposta terapeutica con consenso informato. Cosa significa? Che eseguiamo una serie di prove in bocca al paziente per arrivare insieme – non solo attraverso sorrisi elaborati al computer – alla soluzione ideale. Per noi professionisti la scelta migliore è quella che rende il sorriso naturale e in armonia con le specificità di un volto; però, in quanto specialisti in questo campo, siamo chiamati a tenere conto anche della percezione e delle esigenze di ogni singolo paziente, per arrivare, quindi, ad una soluzione realmente concordata e condivisa”.

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Un esempio? Il caso estetico di Andreina

Andreina è una professionista affermata con una vita sociale molto impegnata, però da diversi anni è scontente del suo sorriso. Ha i denti macchiati (macchie da tetracicline) in modo profondo e permanente. Le macchie da tetracicline purtroppo sono impossibili da eliminare con le normali metodiche di sbiancamento, inoltre, anche con le faccette no si riesce ad eliminare completamente la colorazione marroncina. Dopo avere effettuato, insieme all’odontotecnico Miceli, lo studio del caso, abbiamo deciso di ripristinare il sorriso con l’esecuzione di corone in disilicato di litio. La preparazione completa del dente è l’unica che ci consente di eliminare la colorazione marrone dei denti e ripristinare, così, una corretta armonia dentale nel sorriso.

   

 

 

 

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