Metodo digitale al 100% o metodo analogico, è questo il dilemma di chi vorrebbe migliorare il proprio sorriso. Ma il dott. Giannetti ha scelto da tempo la seconda via, anzi più che altro l’ha elaborata, sperimentata e persino insegnata; una tecnica che potremmo definire “artigianale” o, per contrapposizione, “analogica”. Oggi esistono diversi software che servono per modificare (automaticamente) la foto del sorriso, mostrando al paziente gli eventuali miglioramenti. Vengono fatte delle fotografie del volto e poi elaborate al computer alcune possibili soluzioni su parametri standard. Al contrario lo smile designer – come si definisce il dott. Giannetti che da quasi vent’anni si occupa di estetica del sorriso – ritiene che ogni persona abbia la sua individualità e che, quindi, nessun software possa sostituirsi al mock-up, cioè alla prova e costruzione dal vivo di un modello direttamente sui denti del paziente, per realizzare insieme a lui il sorriso che meglio esprima il potenziale del suo volto.

Quali sono le differenze tra il metodo digitale e, invece, un moke-up fatto dal vivo?

“La tecnologia aiuta tantissimo nell’elaborazione della diagnosi: il pc ci consente di ingrandire le foto ed evidenziare le disarmonie dei denti; da qui in poi, però, i due approcci divergono completamente. Nel caso del percorso completamente digitale (o digital smile design), tutte le fasi vengono eseguite virtualmente; vengono, quindi, “adattati” dei sorrisi standard al volto del paziente ed elaborati dei provvisori. Con l’altro metodo, invece, il digitale ci serve solo ed esclusivamente per formulare una corretta diagnosi. Tutto il lavoro è lasciato alla competenza del team, composto da odontoiatra e odontotecnico e all’interazione col paziente”.

Da quanto tempo utilizza questo metodo?

“Sono circa 18 anni che io e l’odontotecnico Paolo Miceli abbiamo messo a punto e presentato in più congressi questa metodica, pensata ed elaborata da noi”.

Qual è il suo approccio al paziente in base a questo suo metodo?

“Durante la prima visita estetica si ascolta il paziente, si spiegano le diverse possibilità terapeutiche e si eseguono fotografie al volto e al sorriso nella nostra sala di posa. Tutto il materiale viene, quindi, analizzato al pc dal team per riscontrare le disarmonie. Successivamente, si fissa un appuntamento con il paziente; il tempo che dedichiamo a ciascuno non è mai prefissato e può variare da un’ora e mezza fino a tutta una mattinata a seconda della storia clinica e personale, della situazione psicologica ecc… In questo tempo eseguiamo in bocca al paziente in mock up, aggiungendo composito (che poi verrà completamente rimosso) sui suoi denti, confrontandoci con lui, fotografando e riprendendo tutte le fasi di lavoro, in modo da avere un immediato riscontro rispetto a quello che stiamo facendo. Alla fine, quando tutti siamo soddisfatti, fotografiamo il risultato e prendiamo l’impronta sulla quale andremo ad eseguire il provvisorio”.

A chi è consigliato questo tipo di intervento estetico e a chi, invece, no?

Dai 16/18 anni in su, è consigliato a chiunque sia scontento del proprio sorriso. Dopo l’analisi del sorriso e un mock up eseguito direttamente in bocca, potremo, infatti, consigliare al paziente l’intervento migliore e meno invasivo da realizzare (ortodonzia, conservativa, faccette, protesi metal free)”.

I risultati ottenuti quanto durano? C’è bisogno di ripetere il trattamento nel tempo?

“Naturalmente, se il paziente mantiene una corretta igiene orale, fa controlli periodici ed evita di compromettere la struttura residua dentale, il lavoro è destinato a durare molti anni. I nostri primi lavori, eseguiti oltre 18 anni fa, ancora svolgono perfettamente la loro funzione”.

Perché, quindi, rivolgersi ad uno smile designer?

“Lo smile designer è un odontoiatra a cui deve necessariamente fare capo un team formato da dentista e odontotecnico, con competenze avanzato nel campo della tecnologia odontoiatrica e dell’estetica dentale. Con la nostra metodica il paziente elabora insieme a noi la terapia finale, è in grado di vederla, valutarla prima di eseguire qualsiasi manovra in bocca. Se non è soddisfatto del risultato ottenuto non inizia nemmeno il percorso. Quindi lo smile designer è in grado di far scegliere al paziente con cognizione di causa la soluzione che più fa al caso suo”.

<<Per saperne di più>>

Un esempio? Il caso estetico di Antonella

Ad Antonella si erano consumati tutti i denti; non sorrideva più perché non amava il suo sorriso. Abbiamo, quindi, studiato il caso ed effettuato il mock up; già dalle prime foto, che Antonella visualizzava in diretta, si poteva notare come la sua espressione cambiasse. Stabilita la nuova forma dei denti insieme alla paziente, abbiamo eseguito un lavoro in composito rinforzato (adoro-vectris). Questo caso ha quattordici anni e Antonella viene regolarmente ai controlli sempre felicissima del suo sorriso.

 

   

Translate »