La perdita dei denti naturali è un fenomeno diffuso tra gli Italiani over 45. Al 70% degli intervistati dall’AIOP (Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica) nel 2016 manca almeno un dente, percentuale che sale al 90% tra le persone con più di 64 anni. Ma il dato interessante è che solo l’8% di questi ha dichiarato di portare la protesi mobile, mentre tutti gli altri si sono rivolti all’implantologo. Il dato è confermato anche dal fatto che in Italia il numero di interventi ha raggiunto quota 1 milione e 700mila. E se la perdita di uno o più denti è un fenomeno così diffuso, i dubbi di chi vorrebbe fare qualcosa (ma non sa bene cosa) lo sono altrettanto: abbiamo, quindi, chiesto al dott. Paolo Giannetti di guidarci nella comprensione di cause e trattamenti possibili del fenomeno.

Perdere uno o più denti è un evento traumatico che ha conseguenze psicologiche e funzionali: ci spiega quali possono essere le cause?

La perdita di un elemento dentario può avvenire sia come esito finale di una carie non curata che di un trauma o di una parodontite. Considerando che le tecniche di recupero di un elemento dentario oggi sono avanzatissime, rimane come principale motivo di perdita dei denti la malattia parodontale. Infatti, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo i 35 anni la principale causa di perdita dei denti sani (cioè non cariati) è la malattia parodontale.

Ci sono dei sintomi che fanno da campanello d’allarme?

I sintomi della malattia parodontale vanno da una iniziale gengivite (con gengive solo arrossate) ad una gengive più grave (con gengive che sanguinano sia con lo spazzolamento sia – molto peggio – spontaneamente); alito pesante (che segnala la presenza di infezioni e pus nelle gengive), fino ad arrivare ai denti che si muovono.

Cosa fare, quindi, se si perde un dente?

Quando si perde un dente, le possibilità terapeutiche sono molteplici e vanno valutate insieme al medico odontoiatra; diciamo che le soluzioni sono essenzialmente due: si può ripristinare il dente mancante con un ponte oppure con un impianto.

Si sente parlare di ponti e impianti; ci spiega la differenza e l’impatto che hanno a livello estetico e chirurgico?

A livello estetico, il risultato dovrebbe essere garantito sia con un ponte che con un impianto; sia chiaro che stiamo, però, parlando del ripristino di un solo dente; quando si tratta, invece, di più denti che mancano il caso diviene più complesso e va valutato singolarmente. Potremmo dire che, a parità di condizioni (vale a dire presenza ideale di osso, assenza di controindicazioni specifiche ecc…) il ripristino con un impianto sarebbe da preferire in quanto non si vanno ad intaccare i denti adiacenti. Al contrario, per fare un ponte è necessario limare sia il dente precedente che quello successivo. Con l’impianto si riesce a ripristinare la normale anatomia della bocca cioè una radice (o impianto) a cui corrisponde un dente, con un conseguente risparmio biologico!

Ma cosa chiedono più frequentemente i suoi pazienti?

impianti dentali in giornata, denti fissi in 24 ore, implantologia dentale a carico immediato, nuove tecniche di implantologia dentale; se consideriamo che queste sono le ricerche più diffuse sul web è facile comprendere quali siano i dubbi e i desideri di chi perde uno o più denti. Soluzioni implantari che rispondano al problema in poche ore e con un’estetica naturale, ecco perché noi, da oltre 10 anni, abbiamo scelto l’implantologia computer guidata. Questa tecnica si basa su uno studio in 3D con speciali software che riproducono fedelmente l’anatomia del cavo orale del paziente prima che si sottoponga all’intervento. I benefici? Sono molteplici. Con tale software si crea una guida chirurgica personalizzata; quindi, senza usare il bisturi e senza bisogno di punti di sutura (tecnica Flapless), l’intervento risulta meno traumatico, con una conseguente riduzione dei tempi di guarigione e consentendo di inserire immediatamente i denti (cosiddetto impianto a carico immediato).

 

Per saperne di più leggi anche:

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Ho perso un dente, e adesso? Regalati un nuovo sorriso con l’impianto

Chirurgia di precisione: l’implantologia computer guidata 

 

 

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